sabato 26 luglio 2014

ALLE ORIGINI DELL' ODIO PALESTINESE. Hebron 1929.

La degenerazione di una violenta protesta araba contro le continue immigrazioni di Ebrei ha lasciato un segno indelebile nel 1929 nella città di Hebron, dove risiedeva già da secoli un’antichissima comunità Isreaelita. Nell’agosto di quell’anno folle di arabi attaccarono gli Ebrei in tutta la regione. Nella Tomba dei Patriarchi (dove secondo la tradizione sono sepelliti Abramo, Isacco e Giacobbe) furono uccisi circa 65/68 ebrei, tra cui anche donne e bambini. Centinaia di donne furono violentate. Molti dei loro corpi furono mutilati nelle loro case. Alcuni trovarono rifugio presso alcune case arabe, che arrivarono ad ospitarne anche decine, altri in una stazione della polizia britannica. I disordini si diffusero anche a Gerusalemme, dove alla fine delle violenze gli ebrei di Hebron furono costretti a trasferirsi. I 34 poliziotti arabi presenti disertarono, lasciando solo il poliziotto britannico in città, il vice-Ispettore Raymond Cafferata e un solo ufficiale anziano ebreo. Caffarata chiese rinforzi che non giunsero fino a mezzogiorno - cinque ore più tardi - quando 6 poliziotti britannici affrontarono i cecchini e tolsero l'assedio.
Cafferata più tardi testimoniò che:

« Sentendo urla in una stanza, salii per una sorta di galleria e vidi un arabo nell'atto di mozzare una testa di un bambino con una lama. Lo aveva già colpito e gli stava vibrando un altro colpo ma, vedendomi, tentò di colpire me; era praticamente davanti al mio fucile e io lo colpii al basso ventre. Dietro di lui c'era una donna ebrea immersa nel sangue, con un uomo che riconobbi essere un poliziotto arabo di nome ʿĪsā Sharīf di Jaffa, in abiti borghesi. Stava sopra la donna con un pugnale nella sua mano. Mi vide e scappò in una stanza chiusa e tentò di colpirmi gridando in lingua araba: "Vostro Onore, sono un poliziotto". ... Entrai nella stanza e gli sparai". »

In una settimana di scontri, 133 ebrei rimasero uccisi. 
L’Alto Commissario britannico in Palestina avvertì il Governo inglese che “il profondo odio latente degli arabi nei confronti degli ebrei si è manifestato in tutti i luoghi della regione”.

Perchè stare con Israele, II°

Sto solo cercando di recuperare i rapporti interrotti con un grande popolo. Con molta gente che al tempo credette nel Fascismo come Reazione Controrivoluzionaria. Gli Ebrei sono per Tradizione fondamentalmente e culturalmente di Destra.
Mi dovete avvertire che posso trovare in circolazione tipi divertenti... capaci di credere alle versioni in rete del Talmud ! Peraltro riscontrabili in siti nazionalsocialisti o di fondamentalisti islamici ? Con fole di violenze sessuali, pederastie e pedofilie che fanno ridere. Che conosco da anni, farloccate da bigino dell' antisionismo/antisemitismo da operetta. Che marciano pari pari con l' odio sparso ai tempi dello Zar con quella ignobile baggianata dei Protocolli dei Savi di Sion. Dunque, prima di parlare di Talmud, bisognerebbe spendere una bella sommetta e procurarsene uno cartaceo in inglese o francese (io ce l' ho in questa lingua...). In Italiano non esiste. Per chi non abbia disponibilità economica o pazienza, consiglio il breve compendio di Abraham Cohen edito da Laterza.
 Non mi vengano poi a dire le solite frasi tipo "l' antisionismo non è antisemitismo". Storie: sono un Revisionista che mi faccio un mazzo tanto dal 2000 per riallacciare i rapporti tra Destra ed Israeliti. Ma poi mi vengono i soliti negazionisti, e mi cancellano anni di ricerche.

Perchè stare con Israele, I°

Mi è stato chiesto il perchè io appoggi Israele.
Queste alcune motivazioni...

1)Oltre al fatto che siano i Nostri Fratelli maggiori, pur con tanti loro errori (ma chi è immune, Pilato ? Nerone ?), sono depositari del tradizionalismo. La loro vita è pervasa dalla Tradizione.
2) Sono conseguentemente Reazionari, tant'è che molti parteciparono alla Marcia su Roma. 
3) Sono indubbiamente intelligenti. 
4)Con la tragedia della Shoah abbiamo regalato per anni un Popolo Tradizionalista alla sinistra. 
5)Alleati della Falange Cristiana quando anche i franzosi abbandonarono i Cristiani del Libano. 
6) Golia.
7)Le imprese terroristiche per il mondo, Italia compresa (Strage di Bologna in testa...) di quel Al Fatah del pederasta Arafat supportato dal boia Ceausescu e quelle di Hamas ed altri gruppi. 
8) Le sciocchezze demenziali dei Negazionisti che inficiano il lavoro dei Revisionisti 
9)Il mio odio per il nazionalsocialismo ma il mio grande amore per il popolo austro-tedesco 
10)Ultima e prima, la Shoah. 

Credo basti ed avanzi.

domenica 20 luglio 2014

La Palestina, il Prefetto Mori e la Mafia.

Mentre è in corso la controffensiva di Israele nei territori controllati dai terroristi palestinesi, le tante celebrazioni farlocche che si tengono in Italia per celebrare i troppi caduti tra i Servitori dello Stato, pongono in primo piano il fatto che la Mafia, nelle sue quattro diramazioni, è ancora viva; dormicchia, forse, ma è pronta nuovamente ad espandersi come un cancro. La Mafia organizza i viaggi della morte dei clandestini; la Mafia prospera nello spaccio della morte; la Mafia avvelena le terre con scorie micidiali; la Mafia si insinua al nord nel mercato immobiliare; la Mafia invia ancora troppi adepti nell' amministrazione statale e politica; la Mafia prospera nel terrore grazie all' omertà. 
Con questa premessa, è lecito accostare l' opera di doverosa bonifica del territorio ostile da parte di Israele a quanto fatto positivamente in Sicilia dal Prefetto Cesare Mori durante il Ventennio. A cui riuscì di sconfiggere la Mafia con metodi che a qualche anima candida potrebbero far storcere il naso, ma che si rivelarono efficaci. 
La Mafia è terrorismo odioso, esattamente come Hamas. La Mafia governa un controstato grazie alla paura omertosa, esattamente come Hamas. La Mafia ruba, esattamente come Hamas. La Mafia si infiltra nella religione, come abbiamo visto recentemente, esattamente come Hamas. La Mafia mira a distruggere lo Stato, esattamente come Hamas vorrebbe distruggere Israele.
Dunque, per non continuare a piangere altre vittime della Mafia in Italia, l' unico modo è ripristinare i metodi vincenti del Prefetto di Ferro, oggi ripresi da Israele: arrestare e deportare i capi mafiosi; abbattere con i bulldozer le case e le proprietà dei mafiosi. Deportare i parenti conniventi. Creare un clima in cui si capisca che eventuali nuove azioni terroristiche darebbero inizio ad ulteriori inasprimenti delle misure repressive. 

"Chi sollecita il vostro perdono mira soprattutto a disarmare il vostro spirito ed a sopire la vostra diffidenza per colpire ancora meglio."  Cesare Mori